Gori (Lega) raddoppia e attacca: “Il partito è fermo da mesi. Ci sono conflitti di interesse interni che nessuno vuole risolvere”
New Tuscia – Toscana (PISTOIA). Tardo pomeriggio. La città è avvolta in una fastidiosa pioggerellina autunnale. Nelle viuzze del centro, nonostante il cattivo tempo, girano persone: d’altra parte è il 31 Agosto. Sul cellulare arriva, all’improvviso, un comunicato stampa: è il consigliere comunale Gabriele Gori che, insieme al collega Francesco Mazzeo, chiede, senza troppi giri di parole, che l’assessore ai lavori pubblici, Alessio Bartolomei, si dimetta per essersi candidato alle elezioni regionali. Il partito di provenienza? Lega. Sia per Gori, sia per Mazzeo che per Bartolomei. È un attimo: contattiamo il consigliere Gabriele Gori. Cominciamo a parlare. Ne nasce questa intervista.
Consigliere Gori, buonasera: ho letto il comunicato in cui chiede le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici Alessio Bartolomei a seguito della sua candidatura alle elezioni regionali. Da dove nasce questa richiesta?
“Noi semplicemente chiediamo spiegazioni del perché vi sia un trattamento disparitario tra i due assessorati. Nessuno ha contattato me o il collega Mazzeo, nessuno ci ha detto niente, non è stata fatta alcuna discussione interna per le nomine della lista. Perció è stata fatta questa richiesta pubblica: per sapere come mai c’è una disparità tra l’assessore ai lavori pubblici e l’assessore all’urbanistica”.
È corretto dire che esiste un problema tra una parte di base del Partito e un gruppo dirigente?
“Il nostro è un partito territoriale, almeno questo era l’intento e l’idea fondante del partito Lega. Oggi noi in Toscana abbiamo un commissario regionale, che per noi è un commissario nazionale, in quanto le regioni le consideriamo nazioni, che è di Bergamo; un commissario provinciale che è di Licata, nonostante si sbracci a dire che conosca ogni centimetro di territorio, cosa che ovviamente è una bugia che fa inorridire Pinocchio. Abbiamo un commissario comunale di Padova. Come vede, la cosa è un po’ stravolta. Quando abbiamo questi soggetti alieni che non comunicano, perché non vogliono comunicare né con la base né con chi all’interno del partito ha delle cariche elettive, è facile che succedano queste cose”.
Crede che questa problematicità sia causata da conflitti di interessi interni al Partito?
Ci sono conflitti di interesse palesi, che nessuno vuole risolvere. La volontà di non risolverli si vede dal fatto che non vengono fatte riunioni di partito dove si parli di politica. Noi siamo in buona sostanza stoppati dalla fine di gennaio. Da lì abbiamo fatto solo un paio di riunioni non dirimenti al fine programmatico”.
Che futuro vede, consigliere, per la Lega pistoiese?
Innanzitutto io sono un Leghista convinto, militante ormai da tanti anni e credo fermamente e ciecamente nei valori fondanti della Lega. Vedo un futuro brillante per la Lega pistoiese, se avremo l’umiltà di tornare alle idee e ai comportamenti fondanti della storia del nostro partito. La Lega è un grande partito. Con grandi figure di grande spessore. Non si discute Matteo Salvini, ma oltre a lui vi sono anche personaggi come Zaia e Giorgetti, ad esempio, ne ne possiamo citare anche molti altri. Centinaio, Bagni, Rinaldi, Borghi, e chissà quanto si potrebbe ancora continuare. Credo che si debba tornare a temi quali federalismo, tassazione della prostituzione, se non uscita dall’euro a diversa impostazione dell’Europa. Tornare ad essere un partito dove la spinta viene dal basso, dal territorio, rappresentato da persone del territorio che conoscono il territorio, i suoi problemi, i suoi bisogni, dove le questioni politiche si discutono nelle sezioni e le decisioni non sono calate dall’alto. Comunque io sono in campo per dare il mio massimo contributo, come sempre con il cuore, per far vincere il centrodestra alle prossime elezioni Regionali e per portare al partito Lega il più alto consenso possibile. Per me il bene della Lega viene prima di tutto, senza se e senza ma. Purtroppo anche per questo mio pensiero forse sarebbe utile tornare un po’ indietro, in quanto non tutti hanno il mio stesso amore per il partito.
Quindi, per seguire questo percorso, per ritrovare la strada delle origini, sarebbe per Lei necessario una dirigenza che abbia una maggiore rappresentatività territoriale?
Questo non lo dico io. Questo sta scritto nel regolamento della Lega.
Compirà azioni formali nel prossimo futuro per chiedere l’attuazione di questo regolamento?
Credo e spero che non ci sia alcun bisogno di questo. Credo che alla fine il buon senso saprà rimettere le cose al suo posto. Le dico che molti la pensano come noi. Da circa un’ora, da quando è stato messo in rete l’intervento mio e del collega Mazzeo, sono bombardato da messaggi che mi dicono che era l’ora che si dicesse con coerenza che c’è stato una evidente disparità di trattamento nei confronti di due persone che ricoprono due assessorati di estrema rilevanza per il bene della città.
E come pensa di agire se le cose non dovessero cambiare a stretto giro di boa?
Non mi pongo il problema, la Lega è un grande Partito con idee fondanti molto radicate.
C’è un limite di tempo entro cui pensa che questi problemi vadano affrontati e risolti?
Credo che dopo le Regionali ci sarà tutto il tempo, con la massima serenità e trasparenza, per riportare al centro le idee e tutte le azioni che stanno a cuore al partito Lega Salvini Premier. Anche le tematiche di politica sul territorio torneranno ad essere il fulcro di molte iniziative per il bene della città di Pistoia.
Un’ ultima domanda, consigliere: non crede che queste rimostranze possano nuocere alla coalizione di cui Lei fa parte ed essere accolte con disappunto e fastidio da parte dei vostri alleati, visto il particolare momento in cui ci troviamo?
Questo sta all’intelligenza delle persone. Chi riflette non può accogliere richieste di chiarimento con disappunto. Semmai ci può essere un rammarico sul fatto di non aver fatto in precedenza dei giusti e a parer mio doverosi chiarimenti.