Acsi Firenze. Sport, cultura e tempo libero. Il Decreto “Cura Italia” si preoccupa in parte del terzo settore, ma si dimentica delle Associazioni di Promozione Sociale

New Tuscia – Firenze – Concerti gratis, spettacoli a ingresso gratuito, sport accessibile a tutti, attività ricreativa a disposizione di famiglie, bimbi e anziani sono solo alcune delle tante attività di base che le oltre trentotto APS (Associazioni di promozione sociale) appartenenti all’ ACSI FIRENZE svolgono sul territorio, e che oggi si vedono completamente abbandonate insieme a centinaia di giovani collaboratori.

Lo sport e la cultura non sono solo il calcio miliardario o le mega produzioni, non ci dimentichiamo che ci sono migliaia e migliaia di associazioni dal basso che oltre a formare i futuri campioni e artisti, tolgono i ragazzi dalla strada” ha dichiarato Gino Mauro Vitali Presidente provinciale ACSI Firenze– deluso e amareggiato dal provvedimento governativo – e aggiunge – Nonostante l’impegno sociale e ricreativo che le nostre Associazioni svolgono sul territorio sono le più penalizzate dal decreto. Mi auguro che presto ci siano dei correttivi a livello nazionale a sostegno delle APS, perché rappresentano un importante patrimonio per la nostra società a livello locale e nazionale. Le nostre Associazioni – chiude Vitali – sono per lo più circoli con dimensioni medio piccoli che svolgono attività a loro spese presso immobili in locazione da privati e mai da enti pubblici. Pertanto, per molti di loro stante alla cessazione di ogni attività dall’inizio di marzo che sicuramente si protrarrà almeno sino a giugno prossimo, sarà impossibile continuare l’attività”.

A margine dell’appello del presidente Vitali, arriva il parere legale dello studio fiorentino di Arialdo e Jacopo Corti che insieme alla consulente dott.ssa commercialista Federica Feci, hanno esaminato nello specifico le caratteristiche dei circoli penalizzati dal decreto: “La nostra analisi e il nostro parere fanno riferimento esclusivo a quelle piccole realtà che non possiedono partita iva ma semplicemente il codice fiscale e sono tenute ad una contabilità particolarmente semplificata e limitata alla prima nota. In sostanza si parla di tutte quelle attività che svolgono iniziative di aggregazione a servizio dei soci, composte al 100% da volontari che non sono tenuti, ovviamente, a contributi e ritenute particolari e svolgono l’attività presso immobili e/o locali ottenuti in locazione da privati e non da enti pubblici. Pertanto, considerato che le problematiche di tali circoli si riferiscono prevalentemente al pagamento dei suddetti canoni relativi ai contratti di locazione ed al pagamento delle utenze e degli altri oneri accessori, le esigenze dei circoli stessi attengono annullamento, sospensione e/o riduzione dei canoni di locazione e annullamento e/o sospensione del pagamento delle utenze.
Nel decreto esaminato, l’unico esplicito richiamo al Terzo Settore è costituito dall’art. 35 che però attiene solamente al differimento di adempimenti statutari/burocratici, ma non ad agevolazioni economiche. Le altre disposizioni non possono applicarsi ai Circoli Acsi in oggetto, neppure quelli di cui agli artt.95 e 96 attinenti alle agevolazioni per i canoni di locazioni (ma solo per impianti pubblici) ed alle previsioni di indennità per i collaboratori. In buona sostanza qualora non venga, con successivi provvedimenti, presa in esame concretamente la situazione relativa alle APS predisponendo interventi significativi per consentire di superare la gravissima situazione economica creatasi a seguito dell’epidemia Coronavirus, che ha costretto alla conseguente chiusura di ogni attività, i circoli stessi sono necessariamente destinati alla cessazione di ogni attività con evidenti ripercussioni economiche, ivi comprese per i proprietari degli immobili concessi in locazione ai circoli”.

L’ASSOCIAZIONE DI CULTURA SPORT E TEMPO LIBERO (ACSI – FIRENZE) Da sempre vicina al mondo associazionistico giovanile attraverso la partecipazione, le iniziative, la rappresentanza e la solidarietà l’ACSI FIRnegli anni ha saputo ritagliarsi un ruolo fondamentale nello scenario sportivo, artistico e culturale della città. Autonoma e pluralista iscritta e riconosciuta dal CONI, oltre ad essere membro effettivo dell’organismo internazionale di sport per tutti CSIT (Confederation Sportive Internationale Du Travail), l’Associazione offre quotidianamente ai propri soci assistenza legale, amministrativa di comunicazione e previdenza grazie ai numerosi servizi che l’hanno resa in questo ultimo decennio punto di riferimento per centinaia di circoli, associazioni, soci e cittadini. Attiva su tutto il territorio provinciale, attualmente vanta circa 15.600 associati, due dipendenti e oltre trenta collaboratori, per un totale di 38 Associazioni di cui

· 15 APS (Associazioni di Promozione Sociale),
· 10 ASD (Associazioni Sportive Dilettantesche)
· 13 BASI (Associazioni Generiche)

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