Aggressione al San Jacopo, atti vandalici a cooperativa nei pressi della stazione: in Consiglio Comunale si parla di sicurezza
Due aggressioni parimenti inqualificabili, avvenute nei giorni scorsi, hanno fatto sì che il consiglio comunale di Pistoia sia tornato, nel corso della seduta online in corso di svolgimento, a trattare di sicurezza. “La scorsa settimana – ha spiegato il consigliere Vannelli, FdI – presso il pronto soccorso dell’ospedale di Pistoia è accaduta una cosa molto grave: un gambiano, ospite della struttura di accoglienza di Don Biancalani presso Ramini, gambiano che si era recato al pronto soccorso per farsi dare da mangiare, viste respinte per impossibilità tecnica tali richieste, se l’è presa con i sanitari presenti e con gli arredi circostanti. E’ un episodio che lascia sconcerto e che ci deve far aprire un episodio ampio e profondo sull’accoglienza. Quanto accaduto tocca la sensibilità di molti cittadini e lascia segni indelebili sul personale sanitario che oggi come non mai sta svolgendo un lavoro prezioso per la collettività. Esprimiamo solidarietà. Sono atti ingiustificabili. Ringrazio anche le forze dell’ordine intervenute in questa situazione anche per il loro quotidiano lavoro di presidio del territorio”.
Un episodio simile è stato reso noto dal consigliere Giovanbattista Grasso (Italia Viva): “Lo dico da sempre, la sicurezza non è un’attività né di destra né di sinistra. Vorrei denunciare alcuni atti vandalici e di violenza a discapito dei volontari dell’associazione ‘Raggi di speranza” che opera nei pressi della stazione. Questa realtà per ben cinque sere a settimana offre un pasto caldo a chi ne ha bisogno. Ci tengo ad esprimere la mia piena soliderietà a Maria Scarpellini. Chiedo che venga pensata la possibilità di tutelare questa organizzazione con la presenza delle forze dell’ordine durante la somministrazione dei pasti. Gli atti di violenza devono essere stigmatizzati”.
“Certo – ha detto la consigliere di Pistoia Spirito Libero, Tina Nuti – qualsiasi modalità di aggressione, è da condannare sempre e comunque. Riguardo a quel caso particolare voglio rilevare che dal 2015, da quando il centro di Vicofaro si è costituito, si sono lì presentate molte persone con problemi di salute mentale. I problemi di salute mentale in quelle situazioni, in chi scappa dalla guerra e dalla miseria, sono molto frequenti, anche per il tipo di viaggio che sono costretti ad affrontare e mi sembra di aver letto che anche questo aggressore ne soffrisse. Oltre a questo: voglio ricordare che nell’agosto del 2018 la Regione Toscana ha stanziato soldi perché nelle Asl venissero organizzati percorsi perché il personale sapesse affrontare questo tipo di aggressioni. Questi fatti non avvengono solamente a livello locale, ma anche a livello regionale e nazionale. Credo che il tema delle aggressioni verso coloro che offrono un servizio pubblico sia da condannare in toto. Mi sembra però che questa comunicazione, consigliere Vannelli, voglia tener conto solamente di una parte di queste realtà”.
“Il punto – ha argomentato Vespignani (Pistoia in Azione) lo ha appena toccato la consigliera Nuti. In questa comunicazione ci trovo molta politica e molta propaganda. E’ chiaro che si tratta di un episodio gravissimo, soprattutto nel contesto in cui ci troviamo a vivere. E’ vero che queste situazioni stanno prendendo sempre più campo nella nostra comunità. Certamente mi associo alla solidarietà espressa dai consiglieri, ma vorrei ricordare come a pochi metri da qui, in Piazza Garibaldi, funzionari del pronto intervento debbono intervenire decine su decine di volte per via di angherie di ogni tipo compiute da personaggi noti. E dove erano le solidarietà in quel caso? Se invece del Gambia l’aggressore fosse stato di Castiglion Fiorentino oggi avremo dato meno risalto alla faccenda. Evitiamo di cadere nella solidarietà a giorni alterni”.
“Mi volevo associare – ha invece spiegato la consigliere Cerdini (Lega) alle parole del consigliere Vannelli. Qui si disubbidisce e si accoglie ma non si insegna il rispetto del prossimo. Azioni negative ce ne sono state e continueranno ad esserci, anche se speriamo di no. Speriamo che la comunicazione del consigliere Vannelli arrivi alla coscienza di tutti e che magari certe azioni non vengano giustificate con un semplice ‘son ragazzate’.”
“La condanna di un gesto di violenza e di aggressione – ha dichiarato il consigliere Maglione, M5S – è senza dubbio condivisibile. Detto questo c’è un elemento che è già stato sottolineato da altri che inquina tutta la faccenda e un po’ mi sorprende l’abbia fatto il consigliere Vannelli. La sola specifica di quale sia la nazionalità e la provenienza di chi ha compiuto questo atto ci fa capire come vi sia altro oltre che alla lecita volontà di condannare l’accaduto Quando si richiama giustamente la tutela degli operatori sanitari, che in questi ultimi mesi hanno davvero dato il massimo, si dimentica anche di rammentare chi, fino a ieri, ha soffiato sul fuoco parlando di pandemia inventata. Quante aggressioni hanno dovuto subire i sanitari perché alcune persone si sono fatti convincere che il Covid-19 non era un pericolo? A Rimini settanta auto sono state danneggiate da atti vandalici da persone che ritengono i sanitari complici di questo Truman Show. Guardiamoci in casa e pensiamo alle colpe che si hanno, prima di attaccare altri”.
“Io ho ascoltato attentamente – ha detto il consigliere Bojola, Forza Italia – fin dall’inizio di questo consiglio comunale. ciò che è stato detto. Provo un po’ di sgomento. Si fa distinzione tra una violenza di serie a e di serie b. Si richiama il provvedimento della Regione Toscana del 2018: a distanza di due anni siamo in questa situazione, con atti di violenza perpetrati ai danni di forze dell’ordine, cittadini o volontari. Questo vuol dire che hanno fallito sia la Regione Toscana sia le forme di accoglienza fatte da persone che evidentemente non sono in grado di fare accoglienza. Se si parla di sanità mentale devono esserci specifici operatori che si occupano dei soggetti interessati. Qualunque forma di distinzione produce sgomento. Si fa finta di non vedere che la violenza è sempre violenza e quella violenza che ha alle spalle anche problematiche di carattere sanitario è ancora più grave”.
“Anche io – ha spiegato la consigliera Cotti concludendo gli interventi dedicati alla questione – avrei apprezzato in toto l’intervento del consigliere Vannelli se si fosse limitato ad esprimere la solidarietà verso una categoria che, soprattutto oggi, rappresenta qualcosa di unico e prezioso. Mi sembra invece che tutta la sua considerazione sia stata finalizzata a far risaltare determinati aspetti. Se quella di oggi voleva essere una manifestazione di solidarietà verso infermieri e medici del San Jacopo di Pistoia a me sinceramente è passato un altro messaggio”.