A Pistoia presentate le linee guida del trasporto pubblico su gomma per il rientro a scuola

NewTuscia – Toscana (PISTOIA): Una capienza dell’80 per cento del bus assicurata, come del resto impongono le direttive nazionali; obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina protettiva per tutta la durata del viaggio; il 20 per cento di posti non occupati sarà compensata dall’incremento delle corse garantite, in particolar modo nell’orario di punta; almeno venti corse che prima si arrestavano presso la stazione o Piazza San Francesco, adesso andranno a terminare sul Viale Adua, così da evitare che gli studenti cambino mezzo di trasporto. Queste sono le principali linee guida riguardo il funzionamento tel trasporto pubblico su gomma (gli autobus) da quando, il prossimo lunedì, riapriranno le scuole.

“Ci sono sicuramente passi avanti nelle disposizioni date dall’ultimo dpcm, perché adesso si può lavorare con tranquillità e in sicurezza”. A sottolinearlo è stato Antonio Principato, presidente di Copit, che si è particolarmente focalizzato sull’obbligo di portare la mascherina a bordo della vettura: “Se un passeggero, una volta a bordo, si toglie la mascherina, o scende o deve rimettersela. E se non saranno garantite le condizioni di sicurezza gli autisti avranno la facoltà di fermare il mezzo ed avvisare la pubblica sicurezza. Gli autisti saranno dotati di strumenti di protezione personale. Abbiamo anche dei servizi a terra per la sicurezza: a determinate fermate ci saranno persone che verificheranno la situazione sugli autobus. Vogliamo inoltre provare, con segnaletica a terra, ad incanalare la folla di ragazzi che prenderà l’autobus. La vidimazione a bordo in alcuni casi non sarà possibile: basterà sbarrare il biglietto scrivendo la data del giorno”.
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“Un altro aspetto – ha sottolineato Principato – è che le corse che prima terminavano alla stazione e in Piazza San Francesco adesso continueranno fino al Viale Adua, così da evitare che gli studenti debbano cambiare mezzo di trasporto. Quest’anno siamo partiti a giugno nell’organizzazione del trasporto, grazie alla Prefettura e, per la prima volta, dal provveditorato sono usciti per tempo gli orari di entrata e di uscita degli istituti. C’è quindi stato un lavoro sinergico tra provveditorato, prefettura, l’assessore alla mobilità del comune di Pistoia e le forze dell’ordine”. Principato inoltre ha sottolineato come Copit abbia subito “una riduzione degli abbonamenti del 50 per cento. Abbiamo avuto tra marzo e giugno un ribasso di introiti non di poco conto. Noi, con tutte le nostre consorelle, dobbiamo ricevere dalla regione e dallo Stato 93 milioni più 33 di mancato incasso, su base regionale”.
È poi intervenuto Leonardo Cialdi, assessore alla mobilità del comune di Pistoia. Egli ha sottolineato come “per alcune situazioni non si ha ancora un dato definitivo: abbiamo collaborato con Copit anche tranquillizzandola, vista la nostra partecipazione nella stessa, assicurando la possibilità che questi servizi venissero garantiti. La copertura del servizio è parziale, a livello regionale: dei 23 mezzi in più di fatto con la quota stanziata dalla regione Copit riusciva a coprire otto bus per circa tre mesi, quindi anche noi il nostro lo abbiamo fatto. Stiamo prevedendo interventi davanti agli istituti, con il raddoppio dei punti di raccolta e di consegna dei ragazzi. Inoltre bisogna valutare quanto questi venti pullman peseranno sulla mobilità”.
Poi Cialdi lancia un’ idea per il futuro: il parcheggio presso la scuola geometri che in un futuro faccia da punto di raccolta:” il nostro punto di arrivo – ha spiegato Cialdi – sarebbe entrare dentro il parcheggio, far effettuare la raccolta, far fare manovra, e far effettuare l’immissione sul Viale Adua. Il piazzale allo stato attuale non è asfaltato ed è di competenza provinciale. Abbiamo già stabilito i contatti e stiamo lavorando in questo senso perché in un futuro si possa arrivare a questo risultato”.
Riguardo ATI (il servizio scolastico sper gli istituti comprensivi), Cialdi ha sottolineato come “è stato fatto un buon lavoro: le scuole ha calibrato gli orari di ingresso e di uscita e da lì è stato possibile intervenire, anche sulla mobilità, allestendo percorsi preferenziali così che i bambini che scendano dagli scuolabus non vadano ad essere a contatto con gli altri genitori che sono a contatto fuori dall’istituto. Presso quegli istituti dove si individuano situazioni sensibili vi sarà una assistenza da parte della protezione civile per il mantenimento delle distanze; resta garantita la presenza del vigile urbano davanti gli istituti per garantire l’attraversamento”.

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