Ungulati, Capecchi (FdI): “Una vera emergenza, necessario riportare equilibrio nel numero di capi”

NewTuscia Toscana – FIRENZE – “Una situazione di emergenza che richiede provvedimenti rapidi, poiché il rischio è che sempre più agricoltori abbandonino le aree interne e l’attività di coltura. Per il momento la Giunta regionale ha modificato una delibera risalente dal 2016 che autorizza gli agricoltori a intervenire – nei limiti previsti e consentiti – per difendersi, tuttavia il problema rimane poiché il numero di ungulati è aumentato esponenzialmente durante la pandemia a causa dello stop dell’attività venatoria.

Il numero di cinghiali arriva a essere, in alcune zone della Toscana, fino a quattro volte superiore a quello consentito dal piano venatorio, per una popolazione complessiva di quasi mezzo milione di capi che stanno distruggendo l’economia agricola, comprese le colture più pregiate. Occorre intervenire subito per salvaguardare il settore agricolo e per difendere i cittadini e lo stesso ambiente che rischia squilibri negli ecosistemi territoriali. L’uomo fa parte dell’ambiente e da sempre ne è al centro, motivo per cui le tematiche ambientali devono sempre partire e svilupparsi in un’ottica antropocentrica, capace di stabilire il corretto equilibrio tra l’attività umana e la presenza di fauna selvatica. Si tratta di un’operazione di carattere culturale da promuovere a partire dalla scuola, dove sarebbe auspicabile parlare di ambiente a partire da un’ottica antropocentrica, in cui il rapporto tra l’uomo e la natura è in equilibrio”. È quanto dichiara il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi, che questa mattina è intervenuto alla manifestazione di Coldiretti Toscana in piazza Duomo a Firenze.

 

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