Renzi a Villa Cappugi: attacca Salvini, Il Fatto, il PD e presenta i candidati di IV per le regionali
NewTuscia Toscana – PISTOIA – “Salvini può insegnarci a fare il mojito, non a gestire la sanità dopo quello che la Lega ha fatto in Lombardia”. “Il PD ha svenduto la storia degli ultimi dieci anni al Fatto Quotidiano, candidando in Liguria un giornalista di Travaglio”. “Dobbiamo convincere le persone a votare per noi, in molti lo faranno”. È un Matteo Renzi senza peli sulla lingua, come sempre del resto, quello che, stamane, ha presentato a Villa Cappugi i candidati di Italia Viva nel collegio di Pistoia per Eugenio Giani.
In una sala ordinatamente piena, a causa del l’osservanza delle norme di sicurezza in materia di Covid-19, Renzi ha spiegato come “Giani non solo è la scelta migliore per la conoscenza del territorio: se glielo chiedete vi dirà i menù di tutte le sagre di paese, ma anche e soprattutto per le idee che lo rappresentano e per ciò che vuole fare in regione. Noi dovremo tornare a dare valore reale a ciò che vuol dire effettivamente riformismo.
La platea gradisce. Applaude convinta. “Siamo in una campagna elettorale lampo. Siamo all’ultimo chilometro. O vince Eugenio Giani o vince Susanna Ceccardi – prosegue Renzi e la Toscana diventa terra leghista. Ceccardi rappresenta un modello b he a m e non convince. Se vince la Ceccardi la Toscana dice no al Mes, se vince Giani vice si al Mes. Sono 2 miliardi e 100 milioni per la Toscana. Lo dico perché troppe volte abbiamo fatto campagne elettorali che non sono state capite. L’Europa mette sul piatto 37 miliardi di euro. Se hai mutuo 30 anni a 1000 euro il mese Mes lo rende di 15 anni a 600 euro al mese. Per la Toscana è la stessa cosa e la Ceccardi dice no per motivi ideologici e perché Salvini non vuole”.
Renzi si guarda intorno, sornione. E il momento di attaccare: “Tanta gente di destra voterà per noi perché la Ceccardi non è una rappresentante di una destra moderata. La Merkel è una destra moderata. La Ceccardi siede in Parlamento europeo accanto a Marine Le Pen, quella che non ha fatto i conti con il passato e che vuole distruggere l’Europa. Salvini spiegaci come fare il Mojito ma non come fare per il Coronavisrus”. E, tra gli applausi, viene lodata la gestione dell’emergenza da parte della regione Toscana, nella persona dell’assessore alla sanità regionale, Saccardi, lodata ed applaudito, e non di Enrico Rossi, nemmeno nominato.
Renzi passa a rivendicare le proprie storiche battaglie: i diritti civili, attacca la riforma sul taglio dei Parlamentari (“niente che vada ad alterare il sistema del bicameralismo paritario”, dice. E pazienza se quasi quattro anni fa l’Italia gli ha spiegato chiaramente che no, non vuole che il bicameralismo perfetto venga alterato). “Io – prosegue Matteo Renzi – a marzo ho chiesto di riaprire le scuole, perché un paese che chiude in casa i nostri bambini caricandoli di debito pubblico, un paese che non manda a scuola i propri bambini non è un paese serio. Il modo per far ripartire la scuola è quello di fare il test sierologico a tutti. La medicina, la sanità, la scienza sono fondamentali”. Peccato che fossero proprio gli scienziati quelli che a marzo raccomandavano di non riaprire gli istituti scolastici.

Ma non è finita: “Noi siamo questi: siamo lavoro e scuola. Noi – spiega Renzi tra gli applausi – abbiamo fatto un Governo con Di Maio, ci contestano alcuni. È vero. Perché? Perché quando Salvini ha provato a salire al Governo con l’obbiettivo di dare al Paese un Presidente della Repubblica no euro io ho sentito il peso del mio ruolo. Di Maio è passato da inseguire i gillet gialli a Macron. Impara. Non tutti imparano, come quel segretario agli esteri (Di Stefano, ndr) che, topo la tragedia in Libano, ha inviato la propria solidarietà al popolo libico. Sono persone che vogliono scrivere la storia senza sapere la geografia. Io non voglio vivere grillino o morire leghista”.
E cosa vuole allora Matteo Renzi? Vuole essere riformista. Come? È lui stesso a spiegarlo, e lo fa attaccando i suoi vecchi compagni di strada: “Il PD ha scelto di sposarsi con i 5 stelle. Tre esempi: hanno preso quello del Fatto Quotidiano (Ferruccio Sansa, ndr) e lo hanno candidato governatore della Liguria. Il candidato in Liguria del PD è un uomo di Travaglio, dopo che per anni hanno criticato la gestione Burlando. Noi non regaliamo la storia degli ultimi dieci anni al Fatto Quotidiano. Si può essere riformisti e votare Emiliano in Puglia? E perché il PD, nella città di DI Maio, Pomigliano, sostiene il candidato dei 5S?”
Siamo ai saluti. Matteo Renzi invita i militanti a lavorare duro. Italia Viva ha bisogno di voti, è lo stesso Renzi a dichiararlo. La sala si svuota piano piano, con un ultimo lungo applauso che accompagna il leader del partito lontano, verso nuovi comizi, verso nuove presentazioni elettorali.
Prima dell’intervento dell’ex Presidente del Consiglio si sono presentati, per un totale di circa sei minuti, coloro che su Pistoia saranno i candidati di Italia Viva. Antonio Tabarin: “questa esperienza per noi non è molto semplice, noi però abbiamo il sogno di una Toscana migliore, il sogno di vivere un territorio che dia ai nostri giovani e alle nostre aziende la possibilità di andare avanti. Arriveranno tanti soldi per il territorio che dovranno essere sfruttati con progettualità. Abbiamo tante situazioni da rimettere in moto, mi viene in mente Quarrata con il suo vecchio indotto di mobilificio. Saremo per giani la forza che nessuno ci aspettava. Grazie a Matteo siamo qui Siamo una squadra, ne abbiamo avute tante sul territorio. Ci può essere il corridore più forte del mondo, ma se non c’è la volata buona non si vince. ”
Federica Santini:” ho studiato all alberghiero Martini, dove sono tornata ad insegnare. Lavoro e faccio volontariato occupandomi di ragazzi disabili quindi per me è fondamentale che nessuno venga lasciato ai margini e si senta solo. È importante che la politica sia del noi e non dell’io, spero di fare del mio meglio”.
Nicola Luongo: “Nasco a Siena, mi sono spostato a Pistoia e ora abito a Monsummano. Credo molto nel volontariato, volontariato che è una forma di promozione sociale e di affermazioni per la collettività. Credo nella politica di Matteo Renzi nello sviluppo, credo la sua politica sia positiva, sia per quanto riguarda il Recovery Found sia per il Mee: da settembre tramite il Mes posiamo avere quella liquidità che il Rf non permette di avere fino al prossimo anno. Ci batteremo per questo e perché questi soldi siano del territorio”.
Lisa Innocenti: “Credo ci sia bisogno di politica, di una politica libera ed europea. Giani ha bisogno di tutti noi, in modo da sconfiggere un pericolo sovranità ed estremista. Non dobbiamo aver paura di idee politiche controcorrenti”.
Massimo Baldi: “Sono molto orgoglioso di essere messo in questa lista come capolista. Noi abbiamo da rendere significato a cui che vuol dire riformismo: le cose come son messe non vanno bene. Bisogna vedere le macerie per quelle che sono e immaginare che per cambiare le cose ci voglia il principio di solidarietà: dobbiamo cambiare le cose prendendo con coraggio per mano le persone e spiegargli come dar loro un futuro migliore. Quando affronteremo i problemi quindi noi andremo a proporre soluzioni, ma non imporre, sapendo che solo se la società è oacificata e alleata può esserci un miglioramento”.