Poc, De Pasquale: “Ad Avenza-Stazione un intervento a beneficio della collettività”
NewTuscia Toscana – CARRARA – Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale interviene per fare assoluta chiarezza sulle polemiche in merito all’intervento di trasformazione previsto dal Piano Operativo Comunale per la zona Avenza-Stazione. Il primo cittadino ricorda in premessa che quando la sua amministrazione si è insediata, nel 2017, ha trovato un piano Strutturale approvato nel 2012, che prevedeva una serie di trasformazioni su alcune aree del territorio. “Tra le previsioni inserite nello Strutturale, abbiamo scelto di portarne avanti tre: oltre a quella della Stazione, ci sono anche le aree di San Martino e quella ex Enichem, confermandole “nero su bianco” nel Piano Operativo Comunale da noi compilato. Si è trattato di una decisione politica, fatta sulla base del nostro programma, della nostra visione di città e su una valutazione in merito ai tempi di realizzazione delle previsioni” spiega De Pasquale.
Il primo cittadino ricorda che nella zona della Stazione, è prevista “una grande area di interscambio con parcheggi, verde pubblico e zone di connessione tra linea ferroviaria, viabilità automobilistica e ciclabile ma anche una quota di edilizia residenziale pubblica complessiva di 1354 metri quadri. Una scelta politica perfettamente in linea con la nostra azione – precisa De Pasquale – come dimostra il lavoro che stiamo facendo per il recupero del tracciato della Marmifera (il concorso di progettazione è in fase di conclusione), per la realizzazione di nuove ciclabili, sulla valorizzazione delle aree verdi (vedi incentivi su utilizzo di Padula e Caravella) e sul rilancio turistico della nostra città, con lo straordinario lavoro su polo Museale e ambito turistico portato avanti proprio dall’assessore Federica Forti”.
Secondo l’amministrazione dunque, quello previsto ad Avenza-Stazione è “un intervento a beneficio della collettività in grado di riqualificare l’intera zona” – da decenni abbandonata al degrado: per effettuarlo sono necessari grandi spazi. Siccome il comune non ha una disponibilità di aree sufficienti, lo Strutturale apre alla possibilità di una perequazione, per cui i privati titolari delle superfici “di interesse” le cedono in cambio della possibilità di costruire in un’altra area poco distante. “La possibilità di procedere all’edificazione di alcune superfici – ricorda il sindaco – era inserita nello Strutturale approvato nel 2012 e confermata anche nella bozza di Piano Operativo che abbiamo trovato quando siamo arrivati, entrambi redatti dalla precedente amministrazione di centro sinistra. La mia amministrazione – spiega De Pasquale – è convinta che le previsioni sull’area a monte della Stazione ferroviaria siano valide e rappresentino un buon progetto per la collettività. Al di là dei nomi dei proprietari delle aree interessate e anche del colore politico di chi ha partorito per primo l’idea”.
Il primo cittadini rivendica dunque le scelte fatte: “Il nostro Poc, la nostra intera azione politica, non guarda le proprietà, i nomi e i cognomi ma l’interesse generale. Il “caso Forti” è stato montato ad arte, per motivi elettorali da chi vuol misurare il lavoro di questa amministrazione con il suo metro. Un metro, tarato su interessi personali, che noi abbiamo gettato nel cestino andando a rompere le uova nel paniere di qualcuno”.