“Indiscriminatamente insieme”: online le iniziative culturali di Arci e Comune di Carrara

NewTuscia Toscana – CARRARA – Prosegue la rassegna di incontri on-line organizzata dallo Sportello Migranti e Antidiscriminazione del comitato ARCI di Massa-Carrara in collaborazione con il Comune di Carrara, il Comune di Filattiera, l’Azienda Usl Toscana Nord Ovest, l’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna, la Cgil Massa Carrara, l’Altro diritto ODV e il Circolo Arci Agogo. Rassegna realizzata nell’ambito della fase due del progetto “Indiscriminatamente Insieme”, che ha ricevuto il contributo della Regione Toscana e il partenariato dell’Associazione Raggiungimento Parità (ARPA) e dell’Associazione Culturale Blanca.

Di grande attualità i temi che verranno affrontati nel corso degli incontri online, in programma, in diretta, sulla pagina Facebook dello Sportello Migranti e Antidiscriminazione: hate speech e comunicazione di incitamento all’odio, affermazione dei diritti Lgbtq+, contrasto alla violenza sulle donne. Un programma di iniziative culturali e di formazione professionale nato con l’obiettivo di “dare seguito all’arricchimento culturale, sociale ed educativo del territorio”. Dopo il primo incontro di lunedì 14 dicembre il programma prosegue con i seguenti appuntamenti:

-Lunedì 21 Dicembre dalle 18 alle 19.30 sono previste le riflessioni sul tema dei “Diritti Lgbtq+, a che punto stiamo?” di Cathy La Torre, attivista e avvocata specializzata in diritto antidiscriminatorio, del Collettivo Queer Prisma di Massa e del gruppo Pink Riot ArciGay di Pisa.

– Lunedì 28 Dicembre dalle 18 alle 19.30 si parlerà di “Violenza sui corpi delle donne”. A partecipare all’incontro: la Casa della Donna di Pisa, l’Associazione Raggiungimento Parità di Massa, il Collettivo Femminista Kall di Massa e l’Associazione Nuovo Maschile di Pisa.

«I temi affrontati negli incontri culturali di Arci ci permettono di aprire una riflessione sul futuro – commenta l’assessore al sociale, Anna Galleni – partendo dal nostro passato. L’integrazione è sempre stata un elemento caratterizzante del nostro paese: la storia ci racconta di un passato ricco di contaminazioni culturali che oggi sono parti integranti del nostro patrimonio che spazia dall’arte, in tutte le sue forme, all’architettura, al cibo e ovviamente al sociale. La parola integrazione fa quindi parte dell’essenza del nostro vivere comune e delle nostre tradizioni. Per questo come comunità non dobbiamo essere spaventati dalla diversità, che nei secoli ci ha resi unici anche dal punto di vista intellettuale, bensì dobbiamo guardarci bene dall’ottusità, dalla chiusura e dalla mancanza di curiosità».

Si ricorda che lo Sportello Antidiscriminazione di Arci riceve due volte alla settimana nella sede del Comitato Arci in Piazza due Giugno n°14 a Carrara, il martedì dalle 10 alle 13 e il giovedì dalle 16 alle 19. «Da quando è stato aperto – spiega Adriana Riccardi, presidente Arci provinciale – lo sportello Antidiscriminazione ha accolto uomini e donne con istanze diversificate che segnalano la necessità sul territorio di un raccordo sempre più significativo fra le realtà istituzionali e non che si occupano di sociale e salute, con il chiaro obiettivo di sviluppare percorsi inclusivi volti all’affermazione dei diritti singoli e collettivi. Il periodo complesso nel quale stiamo vivendo ha prodotto molte difficoltà inimmaginabili solo pochi mesi fa, difficoltà con le quali ci siamo dovuti confrontare e che hanno comportato un continuo ripensamento alla progettazione e organizzazione dello Sportello e delle sue attività. Siamo comunque riusciti a continuare il percorso iniziato lo scorso anno, registrando purtroppo ulteriori fatiche vissute dalle persone più vulnerabili nell’attuale contesto socioeconomico: gli effetti correlati all’emergenza sanitaria tutt’ora in corso si sono rivelati come una lente di ingrandimento che mostra con ancora maggior forza incongruenze, ingiustizie e processi marginalizzanti in seno alla nostra società.

Quest’anno il progetto ha avuto un rafforzamento, riuscendo a coprire anche la zona della Lunigiana, grazie alla collaborazione con il Circolo Arci Agogo e la CGIL.

Ora ci auguriamo che possa essere possibile individuare nuove forme di collaborazione e di strategie di sostegno economico: i numeri registrati degli accessi allo Sportello ne rilevano l’importanza; questo pensando anche nell’ottica di una crescita della società sotto il profilo dell’inclusione e dell’ascolto dei bisogni di ogni persona. Colgo l’occasione per ringraziare il servizio sociale nel suo complesso, la cui collaborazione ci è stata preziosa».

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