Giani riempie Piazza del Duomo e tende la mano a M5S e Toscana a Sinistra: “Stiamo uniti per una Regione che abbia futuro”

NewTuscia – Toscana (PISTOIA): Una piazza piena di entusiasmo e di voglia di vincere. Tante persone sono accorse stasera a Pistoia, in Piazza Duomo, a sentire gli interventi di Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Partito Democratico, ed Eugenio Giani, candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Toscana. Tanti militanti, tanti cittadini, tanta gente che, da tempo, aveva bisogno di un luogo fisico dove potersi ritrovare, contare, ascoltare. La prima grande manifestazione del centrosinistra post lockdown a Pistoia è indubbiamente un successo.

Alle 21.27 Eugenio Giani entra in piazza del Duomo. La piazza applaude, calorosa. Giani sale sul palco, insieme alla segretaria regionale del Partito Democratico, Simona Bonafé. Ma l’applauso si fa ancora più forte quando viene annunciato Nicola Zingaretti. Salgono sul palco anche i candidati del PD per il collegio di Pistoia: Federica Fratoni, Marco Niccolai (probabilmente il più applaudito tra questi) , Valentina Lopalco, Maurizio Bozzaotre, Simona Querci.

Prende la parola la Bonafé: “Dicono che il partito non va più in piazza. Eccola la piazza. Abbiamo una battaglia da fare. Abbiamo una battaglia da combattere contro una destra non normale. Abbiamo una destra che potrebbe portarci fuori dall’unione europea. LA Ceccardi ha votato contro il recovery found. A noi servono quelle risorse. Vogliamo potenziare e rafforzare la sanità pubblica di questa regione, perché questa più di altre è stata una regione che ha resistito al Covid-19. Noi abbiamo un modello da difendere, e per farlo ci vuole la passione di Eugenio Giani, non il carrierismo di Susanna Ceccardi che ha già detto che se perde resta a Bruxelles”.

Bonafè chiede al popolo del PD di combattere per la Regione, ricorda alla Ceccardi che “la regione si è liberata 70 anni fa con il sangue”. Poi ringrazia la piazza e lascia la parola ad Eugenio Giani. Giani che loda Piazza del Duomo, una piazza che “unica in Toscana, continente tutte le funzioni amministrative, religiose, politiche e sociali, come una vera agorà. Questa città è stata città europea della cultura, una bella città, grazie anche al sindaco Samuele Bertinelli (per il quale parte qualche applauso) “.

Pistoia, per Giani “ha perso quella grandezza che si era conquistata. Noi dimostreremo che tra due anni saremo in grado di guardare al futuro e di proporre una alternativa per il Governo della città”. Giani ha poi citato una intervista del centrosinistra tenuta stamane con il Dier Spiegel, dove il giornalista ha sottolineato il benessere che la Toscana apparentemente trasmette all’estero. “Ci rendiamo conto cosa comporterebbe – ha chiesto il candidato alla presidenza – lasciare questa regione alla destra? Vorrebbe dire il trionfo della sanità privata, e di una sanità che avrebbe come esempio il modello Lombardia, un modello che abbiamo visto come ha funzionato durante l’emergenza da Covid – 19. È il modello toscano che si è affermato contro il Coronavirus, non quello lombardo”.

Giani ha poi sottolineato l’importanza dei fondi che ricadrebbero sulla regione se fosse attivato il Mes. Ha sottolineato come la sanità “vada comunque riformata. Ma si ricordi che 3118 persone adesso hanno un contratto, per i provvedimenti che il Governo ha preso in questi mesi. Occorre che gli organici siano in grado di funzionare efficientemente”.

Giani ha spiegato di avere una proposta seria sull’economia: la creazione di un vero e proprio volano economico, che trova le proprie radici nell’Europa, che permette di scongelare oltre 260 milioni da destinare alle imprese che operano del sociale prima della fine dell’anno. “Come potrebbe – si chiede Giani – affidarsi a Salvini? Salvini è quello che ritiene che tutto sia sbagliato ma non ha la forza di fare una proposta e di sostenerla con chiarezza. Ci vuole serietà e professionalità. Chi lo vedrà più dopo le elezioni in Toscana?”.

Giani poi si è rivolto ai giovani:” Faremo un bando. Manderemo cinquanta giovani a Bruxelles per imparare come richiedere i fondi per ottenere il Recovery Fund. Troppo spesso alcuni fondi sono stati dispersi perché non c’era la capacità di richiederli”. Giani ha sottolineato l’importanza di “unificare il territorio, nella condizione che tutti possano avere diritti essenziali. Terremo in eguale importanza tutte le realtà. Costruiremo la stazione dell’alta velocità a Firenze, il doppio binario fino a Viareggio, faremo interventi per garantire qualità nelle aree interne. Penseremo ad un bel plesso per l’edilizia scolastica in questa città”.

“Punteremo sugli impianti sportivi, se non ci sono dovranno essere fatti – ha spiegato Giani – tutto nell’ottica di non lasciare indietro nessuno. Garantiremo l’asilo nido gratis a tutti coloro che stanno nei 40.000 euro di reddito l’anno. Non dovrà essere lasciato indietro nessuno”. La piazza ascolta con attenzione il candidato alla presidenza della regione. Giani che rivendica di aver investito sul welfare e promette di valorizzare “tutti i nostri marchi. Dobbiamo renderci conto che la nostra regione ha un livello di attrattiva superiore allo stesso made in Italy. L’acqua Panna, che viene prodotta sul Mugello, è classificata come ‘Made in Tuscany’. Dobbiamo rendercene conto. Giani ha sottolineato anche “l’importanza di credere nei giovani, investire risorse per mantenere qui i giovani, fa crescere il loro talento”.

“Io credo – ha ribadito infine Giani – che noi non si debba argomentare per un like su facebook. Dobbiamo costruire una nuova realtà. Basta vedere le elezioni regionali per quello che valgono sul territorio, per quello che viene proposto. Non per l’impatto che possono avere sul Governo nazionale”. Giani ha ricordato Pistoia come “la terra della libertà. E mi sembra così strano che una forza di destra governi in questo municipio. (applausi dalla folla)”. Giani ha ricordato la Resistenza pistoiese, ma anche le profonde radici giuridiche di Pistoia stessa “che nel 1117, si dotó di uno statuto comunale”.

Il candidato alla presidenza  ha ricordato tutti i membri che sostengono la sua coalizione: dal PD a Sinistra civica ed Ecologista (applausi dalla piazza) a Italia Viva. Giani ha sottolineato come “ho cercato il confronto con Toscana a Sinistra e il M5S. Ho detto ai candidati di queste forze come i nostri temi convergono per l’80%. Troveremo dopo, se si è attenti ai programmi, il modo di rappresentare tutti. Ma dico ai loro popoli: vi rendere conto che il rischio di lasciare la regione a chi ha valori diversi dai nostri è concreto? E non vi sarà un ballottaggio. Entrambi gli schieramenti sono oltre il 40%. Se vogliamo evitare un disorientamento valoriale dobbiamo restare uniti”. Giani ha poi ringraziato tutti quei sindaci che hanno firmato il Patto di San Gimignano a suo favore, chiudendo il proprio intervento invitando i toscani “a votare, a sostenerci in questo sforzo”.

Prende poi la parola il segretario nazionale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. “Giro tanto per le piazze. E se lo faccio è per ricordare il compito che si ha in una democrazia. Tutti in campo, nei bar, nei ristoranti, sugli autobus. Siamo ancora immersi in un dramma sanitario, il Covid, che grazie al nostro Governo è stato trasformato in un dramma contenuto. Non abbiamo scherzato, non abbiamo abbassato la guardia. Ci siamo assunti la responsabilità di chiedere alle persone di stare a casa, mentre i negazionisti di destra ci dicevano che il Covid si doveva combattere senza indietreggiare”.

“Dobbiamo evitare – ha detto Zingaretti – che il Covid si trasformi in una crisi sociale, che metta in discussione i nostri valori, i nostri modi di vivere. Noi dobbiamo combattere in tutte le maniere possibile, ma dobbiamo farlo ricordando che combattiamo non per un partito o per un leader, ma perché vogliamo salvare il destino di milioni di famiglie, combattiamo per la dignità dell’uomo e delle donne. Questa è la posta in gioco che ci deve portare a combattere per salvare la Toscana”.

“Noi rifiutiamo – ha detto Zingaretti – di guardare le persone dall’alto. Noi guardiamo negli occhi le persone. Dobbiamo farlo perché in quegli occhi troverete paura, disagio, il timore di non farcela, troverete la paura di studenti, artigiani, universitari, lo sguardo di chi ha un bar che teme di non rimettersi in piedi, di chi paga l’affitto, degli anziani terrorizzati da chi voleva massacrare la sanità pubblica Italiana lasciandoli soli. Noi quella paura la dobbiamo rispettare e quelle persone devono capire che noi siamo al servizio della loro paura”.

“Non è vero che non abbiamo speranza. L’Italia ce la farà a rimettersi in piedi” ha scandito Zingaretti citando Carlo Azeglio Ciampi. Il segretario del PD ha attaccato i contenuti “e gli slogan della destra italiana, che cavalcava le paure delle persone, scatenando la cultura dell’odio in questo Paese. Non era vero che il problema era l’Europa. Noi abbiamo scommesso in una nuova Europa, che permetterà all’Italia di rialzarsi in piedi. Non c’è una cultura dell’odio che rende sicure le città, che faccia laureare gli studenti”.

La piazza gradisce il discorso del proprio segretario e lo applaude convintamente. Zingaretti sottolinea che “grazie a noi stanno arrivando all’Italia 300 miliardi di euro, per il lavoro, per le infrastrutture, per la giustizia sociale. E questo ora è possibile. Dobbiamo parlare ad una nuova generazione di ragazzi e di ragazze, a cui potremo promettere di fare qualcosa che sembrava impossibile qualche mese fa. Noi lottiamo per lasciare una Italia migliore di quella che abbiamo trovato. Si può ricostruire speranza, la parola che non troverete mai nella bocca della destra italiana. Lottare per la Toscana: qui c’è un modello di sviluppo che riguarda tutto il pianeta terra. Qui nasce la civiltà”.

Zingaretti ha concluso il proprio discorso appellandosi allo spirito “della solidarietà, della pace. Giani è un candidato dei toscani. Qua si fanno le scelte, non a Roma per seguire logiche di lottizzazione. Non si deve avere paura: la nostra Costituzione cita dei valori. Dobbiamo far rispettare quei valori. I Costituenti ci dicono che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli per la realizzazione dell’individuo. In Toscana non può vincere chi vuole distruggere la sanità pubblica. A noi nessuno ha regalato la democrazia: ci sono stati ragazzi Partigiani che sono stati fucilati per la democrazia. In Toscana non può vincere chi nasconde nelle liste genti che dice boia chi molla, chi nasconde questi signori nelle liste civiche perché se ne vergogna. Dobbiamo vincere, per la nostra comunità, per salvaguardare le nostre idee, i nostri valori, il nostro futuro”.

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