Prato: l’assessore Squittieri sollecita gli indennizzi per le categorie interessate dalle restrizioni. E Vannucci scrive a Giani
NewTuscia – Toscana – PRATO: “L’andamento dei contagi è tale da necessitare interventi per ridurre la diffusione del Coronavirus, ma la tutela della salute deve tenere conto anche della tenuta economica e sociale delle comunità – sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico Benedetta Squittieri in relazione all’ultimo Dpcm che ha imposto stop e chiusure anticipate a molte attività economiche -. Per questo è urgente che vengano fissati criteri chiari, tempi rapidi e modalità certe di erogazione degli indennizzi. Molti imprenditori in questi mesi hanno già subito una forte riduzione delle proprie entrate, hanno investito per mettere in sicurezza bar, ristoranti, palestre, cinema e altre attività, devono almeno poter contare su indennizzi che arrivino rapidamente, altrimenti mettiamo a rischio tutto il sistema”. Cosi l’assessore Squittieri.
“Il Comune – ha proseguito Squittieri – ha fatto e sta facendo il possibile per sostenere i lavoratori e le imprese del territorio – continua Squittieri -. Si tratta di misure che hanno creato le condizioni per affrontare l’estate senza ulteriori contraccolpi. Ma adesso serve chiarezza. Ogni decreto di restrizione deve essere accompagnato da misure che garantiscano la tenuta del sistema economico e sociale dei territori”.
“Siamo già intervenuti – ha ricordato Squittieri – per la riduzione della Tari per le aziende chiuse durante il lockdown con 2,8 milioni di euro e stiamo già verificando se le norme in campo ci consentono di intervenire su questa seconda ondata – annuncia l’assessore -. Da parte nostra c’è tutta la volontà di sostenere il tessuto economico del territorio, per quanto di competenza”.
L’assessore lancia un appello al Governo nazionale e regionale affinché i provvedimenti siano anche il più uniformi possibili: “Pur nel rispetto delle autonomie è insensato avere norme diverse da un territorio all’altro, per questo ritengo fondamentale che tutti i provvedimenti siano presi in modo univoco”.
Intanto l’assessore allo Sport Luca Vannucci ha inviato una lettera al presidente della Regione Eugenio Giani a seguito dei provvedimenti riguardanti lo sport inseriti nel Dpcm del 25 ottobre.
“In questo periodo così particolare, dove l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci costringe a riprogrammare la nostra quotidianità e le nostre abitudini, comprendiamo che la salute di tutti è importante – afferma l’assessore Vannucci – ma non è certo sacrificando lo sport che si possono ridurre i problemi. Anzi, si tratta di scelte che mettono in ginocchio un settore già in forte difficoltà per i mancati introiti con conseguenti chiusure d’impianti e licenziamenti”.
“I titolari e i gestori di impianti sportivi – ha detto Vannucci – hanno dovuto sostenere onerosi investimenti per garantire il livello di prevenzione richiesto, dando prova di serietà e impegno. I controlli effettuati in numerose strutture sportive lo hanno dimostrato. Lo sport aveva risposto bene alle misure richieste fino ad oggi e aveva adottato tutte le più efficaci misure di sicurezza. Gli atleti e gli utenti si sono adattati alle nuove disposizioni dando prova di serietà e maturità civile”.
“Lo sport – ha spiegato l’assessore – deve essere considerato un bene primario, fondamentale per la salute psico-fisica e per il mantenimento delle relazioni fra persone in sicurezza. I luoghi dello sport, per molti giovani, sono alternativi alla strada e ad altre forme di aggregazione ben più pericolose per la salute. Per questo non si comprende la scelta di chiudere le palestre e le piscine, in quanto spazi che si sono rivelati tra i più sicuri con il rispetto rigidi protocolli, distanziamento, sanificazioni e igienizzazioni dei locali”.
“I nostri ragazzi una volta usciti da scuola – ha ribadito l’assessore Vannucci – trovano nell’attività sportiva uno sfogo salutare che permette loro di socializzare in sicurezza: siamo certi che chiudendo le palestre non si ritrovino in altro modo? Ritengo che sarebbe importante rivedere alcuni punti del nuovo Dpcm e garantire in sicurezza allenamenti e attività”.
” Per questo – ha concluso Vannucci – richiedo un intervento urgente, a tutela degli sportivi, dei gestori, delle associazioni, con la riapertura delle palestre e piscine nel rispetto di normative precise e richiedo con forza, a nome dell’intera realtà sportiva cittadina, l’attivazione di risorse aggiuntive per alleviare i danni di un settore allo stremo delle forze, attraverso forme di contribuzione, sostegno a fondo perduto e sgravi fiscali. Se ritiene necessario avviare nuove forme di sostegno, chiediamo con urgenza di attivare al più presto tutte le azioni necessarie a raggiungere questi obiettivi”.