Frane e dintorni sulla montagna pistoiese: interviene Marco Poli

NewTuscia Toscana – PISTOIA – A qualche tempo dai tragici eventi che hanno caratterizzato la  montagna pistoiese nella prima parte dell’anno, vorremo fare qualche considerazione a freddo.

La prima che ci sentiamo di dire è che leggendo i giornali degli ultimi dieci anni  le frane si verificano più o meno negli stessi posti, senza discostarsi più di tanto.

Persino i lunghi blackout , a pochi anni di distanza ( una volta dovute al forte vento, quest’anno alla neve) sono ricapitate quasi negli stessi identici luoghi.

E se questa cosa è chiara per noi, che non siamo  né tecnici né geologi, che aspettano gli enti preposti  ad agire su quei punti specifici?

Di questi giorni è la denuncia dell’AMMP  che segnala lo stato delle strade trattorabili , ormai ridotte a fossi in cui s’incanala l’acqua. Un grido d’allarme che speriamo non andrà inascoltato.

Anche se gli eventi atmosferici eccezionali sono sempre più frequenti, non si può dare esclusivamente  la colpa a questi, visto che negli  anni si è fatto poco, per non dire nulla, per prevenire il dissesto idrogeologico dell’appennino pistoiese.

 Antonio Gambetta Vianna
Marco Poli
Cambiamo con Toti montagna P.se

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