Da Arezzo a Viareggio passando per Cascina: tutti i comuni toscani chiamati al voto il 20 e 21 settembre
NewTuscia Toscana – AREZZO – Saranno nove i comuni che, in concomitanza con le elezioni regionali ed il referendum riguardante la riduzione dei Parlamentari, entrambi previsti per i prossimi 20 e 21 settembre, saranno chiamati a rinnovare i propri consigli comunali e ad eleggere colui che dovrà ricoprire, per i cinque anni successivi, la carica di primo cittadino. Tra questi abbiamo un capoluogo di provincia, Arezzo, una importante città come Viareggio, due comuni della Garfagnana (Coreglia Antelminelli e Sillano Giuncugnano), la verde Cascina, dove con ‘verde’ non si intende un omaggio al paesaggio locale, ma il colore politico di chi ha amministrato il comune nell’ultimo quinquennio.
In provincia di Pistoia a votare per l’elezione del sindaco e per la nuova assemblea cittadina sarà il comune di Uzzano, mentre nella zona massese della regione verranno chiamati alle urne gli abitanti di Villafranca in Lunigiana. In provincia di Pisa, oltre Cascina, a votare andranno anche gli abitanti di Orciano Pisano, a malapena settecento. Infine anche Follonica, nel grossetano, dovrà ottemperare alle operazioni di voto per il rinnovamento dei propri organi di Governo comunale.
Per quanto la tornata elettorale veda chiaramente come maggiormente sentite le sfide per la regione e per il quesito referendario, alcuni spunti di interesse non mancano anche nelle amministrative locali: ad Arezzo, città che ha visto il centrodestra governare negli ultimi cinque anni nella figura del sindaco uscente, Alessandro Ghinelli, ci si aspetta un serrato testa a testa tra lo stesso Ghinelli ed il candidato del Partito Democratico, Luciano Ralli. Partito Democratico che, a Viareggio, dovrà tribolare per riuscire a confermarsi alla guida della città.
Ma la sfida maggiormente interessante riguarda indubbiamente il comune di Cascina, quello, cioè, dove nacque la storia politica di Susanna Ceccardi e della Lega in Toscana. Oggi Ceccardi è candidata alla guida della Regione, con il sostegno della coalizione di centrodestra. Tuttavia è impossibile non ricordare come, ormai quattro anni fa, sia stata proprio lei a risultare la prima sindaco leghista d’Italia, inaugurando di fatto la stagione, pur su piccola scala, della Lega che, da partito locale, ha acquistato, sempre più, rilievo nazionale.
Cascina torna al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato amministrativo in quanto, nel 2019, Ceccardi scelse di candidarsi al Parlamento europeo, dove fu eletta. In conseguenza di ciò, dopo un anno in cui il vicesindaco della Giunta Ceccardi ha svolto una funzione di reggenza, sono nuovamente chiamati al voto i cittadini, che dovranno a tutti gli effetti dare un giudizio sull’operato politico e amministrativo leghista, esercitato, per la prima volta, in un Comune della rossa Toscana.