Area ex Mediterraneo, Galleni: «Rimarginata una ferita per troppo tempo aperta sul litorale»

NewTuscia – Toscana – CARRARA

 

Dopo quasi 15 anni di abbandono e degrado, grazie al lavoro e alla grande determinazione dell’assessore al Patrimonio Anna Galleni, oggi è stato avviato l’iter per sanare una delle più profonde ferite aperte sul territorio comunale. La giunta ha infatti approvato la delibera che dà il via alla procedura di risoluzione del caso ex Mediterraneo, e che si concluderà con una delibera di consiglio. Grazie a questi provvedimenti, quello che per quasi 15 anni è stato un buco nero nel cuore di Marina avrà la possibilità di diventare uno spazio pubblico, da progettare e rilanciare  insieme ai cittadini. Secondo l’indirizzo politico espresso dall’amministrazione, infatti, il progetto dovrà essere messo a punto attraverso un percorso di partecipazione per andare a ridisegnare un sito da destinare a spazi pubblici, con una nuova piazza in grado di ospitare diverse funzioni (giardini, aree ludiche, skate park o dei locali pubblici dedicati all’aggregazione) e un piano interrato capace di rispondere alle crescenti esigenze di posti auto del litorale, anche e soprattutto in vista della realizzazione del Waterfront.

«Da quando ho ricevuto la delega al Patrimonio, a giugno dello scorso anno, ho lavorato molto per raggiungere anche questo obiettivo che mi stava a cuore. La città, rimarginata questa ferita, sarà sicuramente più bella e spero che tutti i cittadini partecipino attivamente e con entusiasmo per andare a definire il futuro di quel luogo che per troppo tempo è stato una ferita aperta sul litorale. Ringrazio gli uffici,  in particolare il dirigente del settore Patrimonio e Opere Pubbliche Massimo Giorgi e l’avvocato Sonia Fantoni. E ringrazio anche il dottor Bogazzi perché nei termini di questo accordo ha dimostrato di tenere la città» ha commentato l’assessore Anna Galleni.

L’accordo raggiunto tra amministrazione e proprietà, prevede che il Comune andrà ad acquisire 4060  metri quadrati di superficie in pieno centro a Marina, compresa la struttura interrata in grado di ospitare decine di posti auto e la cui sola realizzazione è costata alla Porto Spa ben oltre 2 milioni di euro. Il tutto per un esborso a carico del municipio di soli 680mila euro, grazie alla compensazione di 600mila euro sulla cosiddetta Casa del Portuale, cifra che la Porto riconoscerà al comune con la chiusura della causa pendente. Ma non si chiude solo il contenzioso in corso: la società infatti rinuncerà anche a due cause già preannunciate, ovvero il reclamo degli 800mila euro della fidejussione, a suo dire indebitamente escussa dal municipio, e quello degli oltre 600mila euro relativi agli oneri di urbanizzazione già versati al municipio.

Il Comune, dunque, potrà tenere in cassa e spendere per la collettività questi 1,4 milioni di euro, senza timore di future azioni legali. Dopo l’approvazione della delibera di giunta che recepisce i contenuti dell’accordo, l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale competente in materia di acquisizione delle aree al patrimonio del municipio.

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