60 anni di Acsi, il presidente Antonino Viti: “Sociale e impegno diretto le nostre priorità”

NewTuscia – ROMA – Carissimi, nell’anno del 60° anniversario della nascita dell’ACSI, con uno stato d’animo diverso, avevamo iniziato un percorso che prevedeva momenti di celebrazione nel consueto clima di festa.

Abbiamo, fin dalla metà del mese di febbraio, disdetto il Salone d’Onore del CONI per un primo significativo incontro da tenersi nella prima settimana di aprile, che prevedeva la presenza di autorità istituzionali e sportive che avevano aderito alla nostra richiesta.

La situazione ci ha travolto ancor prima di poter ufficialmente rivolgere a tutti voi l’invito all’evento che ritenevamo importante e significativo per la storia della nostra Associazione. Oggi non siamo nelle condizioni di fare previsioni e di prendere impegni per l’immediato futuro, siamo stati costretti a rinviare incontri, gare e manifestazioni avviate, alcune di notevole importanza e di imponente partecipazione e a monitorare continuamente il nostro fitto calendario
di eventi nazionali.

Ora dobbiamo concentrarci su problemi più importanti.

 

Sono giorni incerti, difficili, che possono prendere bruscamente le più diverse direzioni.

Siamo in un momento buio ed è proprio quando più affiorano le difficoltà che emergono donne e uomini coraggiosi. Siamo consapevoli dell’impegno che molti di voi dirigenti, dipendenti, tecnici e operatori, state mettendo con cuore e con coraggio per affrontare la situazione, e stare vicino alle associazioni e ai tesserati, ai praticanti sportivi, agli atleti.

Dopo variopinte e altalenanti comunicazioni, peraltro chiare fin da subito per gli addetti ai lavori, ora appare evidente che è interdetta qualsiasi attività sportiva organizzata in tutto il paese: di colpo è venuta meno la nostra mission, il nostro impegno primario nella promozione e la crescita dello sport di cittadinanza, quindi si allungano i nostri traguardi.

Il contesto attuale ci vede in prima linea, nel nostro piccolo, a dare una mano per superare la crisi sanitaria. Cambiare le gerarchie dei valori e gli stili di vita può servire per prepararsi a nuove sfide aggiornando il nostro modello organizzativo: smart working, assistenza a distanza, comunicazione efficace, solidarietà digitale, e altro, sono i primi e immediati impegni da intraprendere per stare vicino ai nostri cittadini associati.

In questo particolare tempo dovremmo inoltre, insieme alla emergenza sanitaria, affrontare i problemi del sociale che subentreranno prepotentemente nelle prossime settimane nella nostra vita quotidiana. Dobbiamo introdurre tutta le potenzialità del nostro ruolo per emergere di più in questa circostanza, facendo tesoro di quello che i territori riescono a elaborare e mutuando i loro progetti e le azioni migliori.

Siamo stati sempre attenti nel comprendere e sostenere i bisogni delle ASD, dei dirigenti, degli operatori tutti, ma siamo lontani mille miglia da coloro che in questi giorni raccolgono firme e promuovono cartelli per lucrare sulla attuale situazione. Purtroppo, stiamo verificando informazioni che insinuano il dubbio che anche fra le nostre fila si può annidare qualche piccolo aspirante sciacallo che abbiamo il dovere di fermare immediatamente.

Abbiamo segnalato alle autorità e istituzioni politiche la condizione economica e le rilevanti perdite di risorse che sta subendo lo sport di base, le palestre, le società sportive, i circoli sportivi, le piscine e i centri di aggregazioni sportiva. Continueremo, insieme con le forze sane, a sostenere l’impegno per ottenere la giusta e legittima attenzione.

L’ACSI in questi anni sta cambiando pelle, un percorso in progress che si lega alla nostra storia, alla cultura che ha influenzato la nostra crescita, insieme alla rimodulazione di una organizzazione preparata e professionale, con processi formativi di qualità, con dirigenti, tecnici e operatori preparati e capaci di accogliere le sfide del progresso e le esigenze delle società sportive e dei cittadini.

Quest’anno era partito per essere un anno attrattivo, e tale eve restare nonostante le vicissitudini e le disavventure del paese. Con più razionalità e con l’acquisizione della responsabilità e della consapevolezza di tutti ci confronteremo in questi giorni per affrontare i prossimi traguardi.

Confidiamo nella passione e nel coraggio di tutti.

Un saluto e un abbraccio.

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