Renzi: “Conte o cambia o cade”, ma anche il Pd con il Premier: “No ad un Papeete di Natale”
NewTuscia – Toscana: Sono ore di fibrillazione all’interno del Governo. E non a causa della pandemia da Covid-19, che non accenna a diminuire. No. A fare fibrillare l’equilibrio del Potere Esecutivo è Italia Viva. Tutto comincia quando, in mattinata, Matteo Renzi, con una intervista a ‘El Pais’ attacca duramente: “sul. Recovery Plan Conte o cambia o cade”.
Apriti cielo: le agenzie cominciano a brulicare di note stampa di politici, di maggioranza e di opposizione, per commentare l’uscita del leader della forza minoritaria, numericamente ed elettoralmente, del Governo. I 5S non si fanno sentire più di tanto e, insieme, Italia Viva tiene il punto: “Occorre una verifica su Conte, io non ho mai pensato sia la persona giusta” dirà Roberto Giachetti a tarda sera. “Renzi sta facendo il nostro lavoro” commentano dalle opposizioni.
Nel frattempo il diretto interessato, Giuseppe Conte, tace. Che sia perché è alle prese con un importante vertice europeo, che sia perché non vuole alimentare tensioni, che sia perché ritenga le dichiarazioni del leader di Italia Viva mere sparate proto elettorali, per qualche ora lascia correre. Poi, durante un punto stampa a Bruxelles, il Premier lambisce l’argomento: “Dovrà esserci una verifica interna alla maggioranza, per andare avanti dovremmo essere tutti compatti”. Tradotto: “io non ho paura”.
Giuseppe Conte non ha paura di Matteo Renzi. Lo sa bene un altro Matteo, che aveva provato una mossa molto simile, che Giuseppe Conte è portato ad uscire vincitore dalle crisi di Governo. E proprio questo secondo Matteo è evocato da Andrea Orlando, Vice Segretario del Partito Democratico: “Non ci serve un Papeete di Natale” ammonisce il Dem. Orlando che, poi, garantisce il sostegno al Presidente Conte da parte sua e del suo partito. In serata le lame vengono riposte nei foderi: si pensa alla prossima battaglia, quella, cioè, tutta parlamentare sugli spostamenti nei giorni del 25 e 26 Dicembre e del 1 Gennaio.
