Pistoia: continuano le polemiche riguardo le deleghe allo sport
NewTuscia – Toscana (PISTOIA) Quando, ormai due giorni fa, in una conferenza stampa convocata inusualmente di fretta, il sindaco Alessandro Tomasi annunció alla città di aver deciso di ritirare le deleghe all’assessore allo sport, Gabriele Magni, furono subito chiare due cose: la prima è che, con questa mossa, l’amministrazione tentava di mettere un punto su un’esperienza di servizio valutata, forse in modo ingeneroso, come negativa. La seconda che, inevitabilmente, sarebbero scaturite polemiche anche aspre tra forze di maggioranza e di opposizione.
E i gruppi di minoranza in consiglio comunale, infatti, nei giorni scorsi hanno attaccato l’amministrazione comunale, mirando soprattutto al bersaglio grosso: il sindaco in persona: “Dopo quasi tre anni e mezzo – ha dichiarato Nicola Maglione, consigliere comunale e capogruppo del M5S – il sindaco Tomasi pare essersi ricordato dei suoi impegni (promesse) sullo sport. Tenta la carta dello scaricabarile, silurando un assessore da lui difeso fino a pochissimo tempo fa o si tratta, vista anche la tempistica e la diversa “gestione” degli assessori (“chi si candida alle regionali, deve lasciare”, tuonò pubblicamente Tomasi, ma sfacciatamente ignorato da Bartolomei!), del solito rimpasto di giunta conseguente ai nuovi equilibri “partitici” post elezioni?”.
” Comunque sia – ha sottolineato Maglione – nel frattempo, società sportive, atleti, giovani e famiglie, ormai rassegnati alla mancata “rivoluzione” (una delle tante) annunciata in campagna elettorale, continuano a subire gli stessi gravi (in alcuni casi maggiori di prima) ritardi e disagi”.
Ancora più duro è stato Walter Tripi, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo di Giano: “Ennesima presa in giro di questa Giunta che va a pezzi. Si dà ad intendere, quindi, che senza Magni – ha commentato il rappresentante PD – gli spazi delle palestre verranno assegnati con celerità assoluta o che usciranno tutti i bandi per gli impianti sportivi, a partire da quello riguardante l’area di Legnorosso”.
“Si pensa – ha poi aggiunto Tripi – che basti silurare un assessore per nascondere le incapacità politiche di una maggioranza, e di un sindaco, che ha basato l’intera campagna elettorale sullo sport per poi portare la città nel disastro?”
E se abbiamo già detto di come Tina Nuti, rappresentante nell’assemblea comunale di Pistoia Spirito Libero, abbia parlato di “perdita di credibilità da parte di questa amministrazione”, anche Roberto Bartoli (Pistoia Sorride) ha attaccato non solo Tomasi, ma anche altri pezzi importanti della Giunta comunale: “Con l’allontanamento di Magni – ha argomentato Bartoli – si è cercato di mettere la classica toppa su una situazione disastrata. Se si allontana Magni dovrebbe essere allontanato l’assessore ai lavori pubblici, che, tranne che nel primo anno dove si poteva intravedere un filo conduttore, ha agito senza un effettivo piano di azione. È da allontanare l’assessore al bilancio, che non adottando nei primi due anni politiche efficaci sui mutui ha impedito che venissero fatti investimenti; era da allontanare Capecchi che, tranne qualcosa sulle Ville Sbertoli, ha effettivamente portato poco a casa. E se tutti questi assessori hanno responsabilità, che dire di chi dovrebbe occuparsi di coordinare il proprio lavoro?”. Il riferimento al sindaco appare in tutta la sua limpidezza.
Ma anche il consigliere comunale di Pistoia in Azione, Iacopo Vespignani, era intervenuto sulla faccenda: “Sulla revoca delle deleghe a Magni – ha detto Vespignani – ritengo che non si debba focalizzare il discorso sulle ultime settimane. Per quanto siano state dure e fitte di (non) eventi assai negativi. Credo che il vero errore, invece, sia stato fatto nel 2017.
Appena vinte le elezioni, per assurdo, Magni era l’assessore più forte della giunta, in virtù della campagna elettorale. Era in quel momento che doveva mettere sul piatto le sue richieste (risorse umane, economiche, studi di progettazione esterni, mutui) forte delle promesse”.
“Ed era in quel momento – ha spiegato il consigliere di Pistoia In Azione – che non avendo ricevuto nulla avrebbe dovuto, sempre a parer mio, rimettere le deleghe, minacciando dimissioni.
Non le avrebbero accettate,semplicemente perché avrebbe voluto dire “vi abbiamo preso in giro in campagna elettorale”.
“Ed oggi – ha concluso Vespignani – sono convinto non saremmo qui a parlare di revoche e di una situazione disastrata. Non conosco le ragioni per cui non si sia imposto in quel momento, e non mi competono. Ma quello era il momento, per dirla alla Bartolomei, di ribaltare i tavolini.
Stasera umanamente dispiace, politicamente credo fosse inevitabile.
Anche io sono convinto che non sia solo responsabilità sua, ma in questi casi, lo sappiamo, ci rimette l’allenatore della squadra”.
Cosa succederà adesso? Appare scontato che il discorso sarà ripreso in consiglio comunale nella prima seduta utile, cioè quella in programma per il prossimo lunedì (sempre in diretta streaming). Nel mentre io sindaco, che già detiene le deleghe per la Cultura, dovrà pensare bene su chi chiamare come nuovo assessore allo sport. La vicenda dunque avrà ulteriori accadimenti nel corso della prossima settimana. Salvo possibili sorprese, non da escludere, in un momento in cui il dibattito pubblico è denso di fatti”.