Ex Campo Profughi, sgombero in corso. Consentito accesso per recupero effetti personali.

NewTuscia – Toscana – CARRARA

 

Sono state avviate ieri le operazioni finali di sgombero e chiusura degli accessi dell’ex Campo Profughi e delle sue pertinenze. L’amministrazione aveva liberato gli alloggi già dal 2018: purtroppo in questi anni alcuni erano stati sfondati e occupati abusivamente. Così, con l’attuazione dell’ordinanza sindacale numero 99/2021 del 25 agosto 2021 è stato avviato un ulteriore sgombero che si spera sia definitivo. L’amministrazione ha potuto avviare l’esecuzione materiale del provvedimento solo ieri, a seguito della decisione del Tribunale ordinario di Massa che ha rigettato il ricorso intentato dal signor Francesco Dell’Amico, collocato in uno degli alloggi del’ex Campo Profughi con atto della giunta comunale del 1999. Ai controlli avviati dall’attuale amministrazione non risultava abitare stabilmente in quel luogo.
Le operazioni di sgombero e chiusura degli accessi sono state completate per tutti i locali oggetto dell’ordinanza, con la sola esclusione della “casa del custode” nei pressi di Galilei – anch’essa già liberata e successivamente, purtroppo occupata – e attualmente posta sotto sequestro dall’autorità giudiziaria a seguito dei fatti della scorsa settimana.

Le operazioni di sgombero e chiusura del locale dove era stato collocato nel 1999 il signor Dell’Amico, promotore del ricorso, sono ancora in corso a causa dell’impressionante quantità di materiale, per lo più rifiuti di ogni genere, ritrovata all’interno dell’alloggio che sta rendendo difficili le operazioni. Va precisato che al signor dell’Amico, durante tutta la giornata di ieri e ancora oggi, è stato consentito di accedere all’appartamento per prendere eventuali effetti personali, medicinali inclusi, o altri effetti di stretta necessità che si trovassero all’interno dell’abitazione.

Quanto alla situazione abitativa del signor Dell’Amico, da accertamenti fatti in questi anni dalla Polizia Municipale, risulta che non vivesse stabilmente nell’abitazione tanto che le varie ordinanze gli sono sempre state notificate presso altre sedi. Il signor Dell’Amico tra le altre cose risulta avere a suo carico un’ordinanza di sgombero da un altro alloggio Erp che, secondo quanto dichiarato dai suoi familiari, occupava in modo esclusivo. Ieri, sono trascorse diverse ore prima che il signor Dell’Amico si presentasse presso i locali per assistere alle operazioni e prelevare eventuali effetti personali: al momento del suo arrivo, gli è stata notificata e consegnata la nota prot. n. 3894/2022 del Dirigente dei Servizi abitativi contenente l’invito a presentarsi negli uffici del settore per valutare, compatibilmente con la sua condizione reddituale/patrimoniale, ogni possibile aiuto nei suoi confronti. Il signor Dell’Amico, dopo averne appreso il contenuto (peraltro spiegato più volte dal personale di Polizia Municipale presente sul posto), ha distrutto il documento riducendolo in pezzi.

Ricordiamo che il signor Dell’Amico aveva fatto domanda di casa popolare e risulta essere iscritto in posizione 140 alla graduatoria ordinaria per l’assegnazione di un alloggio Erp. Dalle verifiche effettuate risulta che questa posizione è determinata soprattutto dalla condizione reddituale/patrimoniale. Nel corso di questi anni il sig. Dell’Amico, che percepisce pensione, è stato più e più volte invitato a presentare l’ISEE per poter valutare il suo diritto ad essere collocato in emergenza abitativa ma si è sempre rifiutato di portare documentazione attestante la sua situazione patrimoniale.

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